Il Monumento

Il Monumento

Teseo Tesei è unanimemente considerato una figura leggendaria e per gli Elbani rappresenta qualcosa di più che un illustre concittadino. A lui sono dedicati l’aeroporto e una scuola a Marina di Campo, il Circolo Subacqueo e una caserma della Guardia di Finanza a Portoferraio e una celebrazione che ogni anno, il 26 luglio, ricorda tutti gli Elbani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma i valori di eroismo e dedizione alla patria incarnati da Tesei meritavano ben altro. Nasce così, nel settembre del 2021, il Comitato per la realizzazione di un Monumento a Teseo Tesei e, grazie al contributo economico del Comune di Campo nell’Elba, la “macchina” organizzativa si mette subito in moto. Sulla scelta del soggetto non ci sono dubbi: è il Siluro a Lenta Corsa, progettato dallo stesso Tesei con l’aiuto del fido Elios Toschi e protagonista del tragico atto finale durante l’attacco a Malta nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 1941.

Si parte da un bozzetto del Maestro d’arte Luca Polesi che nella sua “Baracca Magica” modifica, assembla e salda materiali di recupero per creare sculture immaginifiche ma nel contempo fortemente agganciate alla realtà. Il modellino in scala del Siluro a Lenta Corsa, ad esempio, “inventato” con elettrodi, cucchiai, coltelli, telaio di bicicletta e parti di lavatrice, è incredibile per la sua rassomiglianza con l’originale.

La realizzazione del monumento viene affidata al Cantiere Navale FGG Guarisco, in provincia di Como, che da trent’anni costruisce artigianalmente imbarcazioni su misura in lega leggera, con manufatti studiati sia nelle scelte progettuali sia nella messa in opera. La scultura, in ferro Fe275J zincato a caldo e verniciato a polvere, ha dimensioni “importanti” – 4,70 metri di lunghezza, 80 centimetri di diametro, 500 chili di peso – e sarà collocata, assieme ad un pannello descrittivo, lungo la diga foranea di Marina di Campo, in posizione straordinariamente panoramica sul borgo marinaro che nel 1909 diede i natali a Teseo Tesei. Il giusto tributo al “gigante” dell’Elba e un suggestivo tassello storico che darà lustro all’intera isola e che, opportunamente pubblicizzato, non mancherà di attirare i visitatori più attenti al turismo culturale.